BREEAM – Building Research Establishment Environmental Assessment Method

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Il Building Research Establishment Environmental Assessment Method (BREEAM) è uno standard europeo per la certificazione della sostenibilità degli edifici. BREEAM valuta l’efficienza energetica, l’uso delle risorse e il comfort ambientale, promuovendo la costruzione di edifici eco-friendly.

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Cos’è la certificazione BREEAM

Il Building Research Establishment Environmental Assessment Method, noto con l’acronimo BREEAM, è uno dei più noti e diffusi sistemi di certificazione per la valutazione della sostenibilità degli edifici a livello europeo e internazionale. Sviluppato nel 1990 dal BRE – Building Research Establishment nel Regno Unito, BREEAM rappresenta un metodo strutturato e scientifico per misurare, migliorare e certificare le prestazioni ambientali, sociali e di gestione di un edificio in tutte le sue fasi: progettazione, costruzione e utilizzo.Il suo obiettivo è promuovere l’architettura sostenibile e incoraggiare pratiche edilizie che riducano il consumo di risorse naturali, migliorino il benessere degli utenti e contribuiscano alla transizione ecologica del settore delle costruzioni.

Un sistema di valutazione multidimensionale

A differenza di altri approcci che si focalizzano solo sull’efficienza energetica, BREEAM adotta una valutazione globale e integrata, analizzando fino a dieci aree tematiche principali: gestione, salute e benessere, energia, trasporti, materiali, rifiuti, uso del suolo ed ecologia, inquinamento, innovazione e approvvigionamento idrico.Questo approccio consente di valutare l’intero impatto ambientale dell’edificio nel suo ciclo di vita, offrendo uno strumento di progettazione e pianificazione strategica per architetti, ingegneri, investitori e amministrazioni pubbliche. Ogni area contribuisce a un punteggio finale, in base al quale viene rilasciata la certificazione in una delle seguenti classi: Pass, Good, Very Good, Excellent e Outstanding.

Come funziona la certificazione BREEAM

Il processo di certificazione BREEAM si articola in varie fasi, a seconda della tipologia di progetto (nuova costruzione, ristrutturazione, edificio esistente, infrastruttura, comunità urbana). In linea generale, prevede:

  • la nomina di un assessore accreditato BREEAM, che ha il compito di raccogliere e validare le evidenze documentali
  • la compilazione del manuale BREEAM specifico per il tipo di progetto
  • la realizzazione di simulazioni, analisi energetiche, acustiche e ambientali
  • l’invio della documentazione a BRE Global per la validazione finale e il rilascio del certificatoL’intero processo si basa su una logica di credito ambientale, ovvero l’attribuzione di punteggi per ciascun criterio soddisfatto. Il punteggio finale è espresso in percentuale e determina il livello della certificazione ottenuta.

BREEAM nel contesto europeo e globale

Sebbene BREEAM sia nato nel Regno Unito, la sua diffusione si è estesa in tutto il mondo, con progetti certificati in oltre 80 Paesi. In Europa è ampiamente utilizzato per progetti pubblici e privati, specialmente nel nord del continente e nei Paesi Bassi. In Italia, il suo utilizzo è cresciuto negli ultimi anni, anche se resta meno diffuso rispetto a sistemi come LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), di origine statunitense.Tuttavia, BREEAM è particolarmente apprezzato per la flessibilità dei suoi protocolli e per l’attenzione agli aspetti legati alla biodiversità, all’impatto locale e alla gestione ambientale in fase operativa, aspetti spesso trascurati in altri schemi di valutazione.

I vantaggi della certificazione BREEAM

Ottenere la certificazione BREEAM comporta una serie di benefici concreti per i diversi stakeholder coinvolti nella realizzazione e nella gestione di un edificio. Per i progettisti, rappresenta una guida metodologica per integrare criteri di sostenibilità sin dalla fase concettuale, contribuendo a migliorare l’efficienza del progetto.Per gli investitori e i committenti, la certificazione aumenta la valorizzazione dell’immobile, ne migliora l’accesso a fondi green e ne rafforza la reputazione sul mercato. Numerosi studi dimostrano che gli edifici certificati BREEAM tendono ad avere valori di locazione più alti, maggiore attrattività per gli inquilini e costi di gestione più bassi nel tempo.Per le pubbliche amministrazioni, BREEAM è uno strumento utile per definire strategie urbane a basso impatto ambientale, soprattutto nei bandi pubblici o nei progetti di rigenerazione urbana.

Sostenibilità ambientale e comfort abitativo

Uno dei punti di forza della certificazione BREEAM è il forte legame tra performance ambientali e qualità della vita. Gli edifici certificati, infatti, non solo riducono le emissioni e il consumo di risorse, ma garantiscono anche migliori condizioni di comfort per gli occupanti: qualità dell’aria interna, illuminazione naturale, controllo della temperatura, acustica, accessibilità e spazi verdi sono tutti elementi valutati durante l’assessment.Il risultato è un ambiente costruito più sano, produttivo e resiliente, capace di adattarsi ai cambiamenti climatici e di migliorare il benessere fisico e psicologico delle persone che lo abitano o lo utilizzano.

Differenze tra BREEAM e altri protocolli

BREEAM è spesso messo a confronto con altri sistemi di certificazione, in particolare con LEED, sviluppato dal U.S. Green Building Council, e WELL, focalizzato sul benessere degli occupanti. Rispetto a LEED, BREEAM adotta un approccio più modulare e personalizzabile, che consente un’applicazione più flessibile in diversi contesti geografici. Inoltre, assegna maggiore importanza a criteri come la gestione del sito, la biodiversità e la resilienza climatica rispetto ai soli consumi energetici.Rispetto al protocollo WELL, che si concentra soprattutto sulla salute, BREEAM mantiene un approccio olistico alla sostenibilità, integrando aspetti ambientali, sociali, gestionali e tecnici. Esistono anche protocolli integrati, come BREEAM + WELL, per progetti che desiderano ottenere una doppia certificazione.

Criticità e sfide nella diffusione

Nonostante i vantaggi, la certificazione BREEAM presenta alcune criticità. Una delle principali è la complessità della documentazione richiesta e la necessità di coinvolgere professionisti accreditati, il che può aumentare i costi e allungare i tempi. Inoltre, l’approccio anglosassone su cui si basa può creare difficoltà di applicazione in contesti normativi diversi, come quello italiano o di altri Paesi dell’Europa meridionale.Tuttavia, BRE sta lavorando per adattare progressivamente i protocolli nazionali, facilitando la localizzazione dei criteri e migliorando l’accessibilità del sistema per tutti gli attori del mercato edilizio.

Il ruolo di BREEAM nella transizione ecologica

In un momento storico in cui la decarbonizzazione del settore edilizio è una priorità globale, strumenti come BREEAM giocano un ruolo fondamentale. L’edilizia è responsabile di circa il 40% del consumo energetico globale e di una quota significativa delle emissioni di CO₂. Promuovere edifici più efficienti, resilienti e sani è cruciale per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030, del Green Deal europeo e della tassonomia UE per la finanza sostenibile.BREEAM, grazie alla sua struttura evolutiva e alla capacità di aggiornarsi in base alle nuove sfide climatiche, si pone come standard di riferimento per la progettazione sostenibile del futuro. Il suo impiego nelle politiche pubbliche, nei grandi investimenti immobiliari e nei progetti infrastrutturali contribuirà a ridurre l’impatto ambientale del costruito e a stimolare l’adozione di buone pratiche in tutta la filiera.

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