Blue Economy – Economia Blu

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L’Economia Blu promuove l’uso sostenibile degli oceani, mari e risorse costiere per generare crescita economica, lavoro e benessere, preservando la salute degli ecosistemi marini. Include attività come pesca sostenibile, energie rinnovabili marine, turismo responsabile e biotecnologie marine. È una strategia chiave per la transizione ecologica e l’adattamento climatico, in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Fonte autorevole: European Commission – Blue Economy

Che cos’è l’Economia Blu?

L’Economia Blu è un modello economico che promuove l’uso sostenibile degli oceani, dei mari e delle risorse costiere per favorire la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e il miglioramento del benessere umano, preservando al contempo la salute e la biodiversità degli ecosistemi marini. In altre parole, si tratta di uno sviluppo che rispetta e valorizza gli ambienti marini, garantendone l’uso nel lungo periodo.

Introdotta formalmente nell’ambito delle strategie per uno sviluppo sostenibile, l’Economia Blu rappresenta una delle leve più importanti per la transizione ecologica e la lotta al cambiamento climatico. È pienamente in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 dell’ONU, in particolare l’Obiettivo 14: Vita sott’acqua, ma anche l’Obiettivo 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica) e il 13 (Lotta contro il cambiamento climatico).

Le attività principali dell’Economia Blu

L’Economia Blu include una vasta gamma di settori e attività, tutti connessi al mare e alle sue risorse. Le principali categorie operative sono:

Pesca e acquacoltura sostenibile

La pesca e l’acquacoltura sono attività fondamentali per l’alimentazione globale e per milioni di lavoratori in tutto il mondo. Nell’Economia Blu, queste pratiche devono essere:

  • Gestite in modo responsabile per evitare l’esaurimento degli stock ittici;
  • Basate su sistemi di tracciabilità e certificazioni ambientali (come MSC, ASC);
  • Integrate con tecnologie a basso impatto e innovazioni per ridurre gli scarti e migliorare l’efficienza produttiva.

Energie rinnovabili marine

Un settore in forte espansione dell’Economia Blu è quello delle energie rinnovabili generate dal mare, che includono:

  • Energia eolica offshore (impianti eolici in mare aperto);
  • Energia dalle maree e dalle onde;
  • Energia termica degli oceani (Ocean Thermal Energy Conversion – OTEC).

Queste fonti energetiche permettono di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e di sviluppare una transizione energetica pulita, sfruttando il potenziale marino.

Turismo costiero e marittimo sostenibile

Il turismo è uno dei settori economici più rilevanti a livello globale, ma può avere impatti ambientali significativi. L’Economia Blu promuove:

  • Un turismo lento, consapevole e rispettoso degli ecosistemi costieri e marini;
  • Lo sviluppo di eco-itinerari, aree marine protette accessibili in modo responsabile;
  • La formazione degli operatori del settore su pratiche sostenibili e l’impiego di strutture a basso impatto ambientale.

Biotecnologie marine

Le biotecnologie blu sfruttano le risorse marine (come alghe, batteri, enzimi, spugne e microrganismi marini) per sviluppare nuovi prodotti in:

  • Cosmesi naturale (alghe e minerali marini);
  • Farmaceutica (composti bioattivi per nuovi medicinali);
  • Industria alimentare (proteine alternative e additivi naturali).

Si tratta di un settore ad altissimo potenziale per l’innovazione sostenibile e la creazione di valore circolare.

Trasporti marittimi a basse emissioni

Un altro ambito strategico riguarda la decarbonizzazione del trasporto marittimo, con investimenti in:

  • Navi a carburanti alternativi (biometano, idrogeno, ammoniaca verde);
  • Ottimizzazione delle rotte e tecnologie per ridurre il consumo energetico;
  • Porti intelligenti (smart ports) con infrastrutture green e digitalizzate.

I benefici dell’Economia Blu

Benefici ambientali

  • Riduzione dell’inquinamento marino, compresi plastica e microplastiche;
  • Conservazione della biodiversità marina e delle aree protette;
  • Adattamento ai cambiamenti climatici, attraverso infrastrutture costiere resilienti e naturali come le barriere coralline o le praterie di posidonia.

Benefici economici

  • Crescita sostenibile dei settori legati al mare;
  • Nuove opportunità di lavoro green, soprattutto per giovani e comunità costiere;
  • Incentivo alla ricerca e all’innovazione tecnologica applicata all’ambiente.

Benefici sociali

  • Miglioramento della sicurezza alimentare grazie alla pesca sostenibile;
  • Potenziamento delle comunità costiere e dei piccoli centri marittimi;
  • Valorizzazione del patrimonio culturale marittimo, promuovendo inclusività e identità locali.

Economia Blu ed Europa: la strategia della Commissione Europea

Secondo la Commissione Europea, l’Economia Blu dell’UE impiega oltre 4,5 milioni di persone e genera circa 650 miliardi di euro di valore aggiunto. Tuttavia, per rendere questa economia realmente sostenibile e resiliente, l’Unione ha varato una nuova strategia per un’economia blu sostenibile (2021), che punta su:

  • Protezione degli ecosistemi marini;
  • Digitalizzazione e innovazione nei settori marittimi;
  • Cooperazione tra Stati Membri;
  • Integrazione delle politiche di economia circolare anche nelle aree costiere e marine.

Economia Blu vs Economia Verde: quali differenze?

Spesso l’Economia Blu viene inclusa nella più ampia cornice dell’Economia Verde, ma presenta caratteristiche peculiari:

Economia Verde Economia Blu
Tutti i settori economici, senza specifico legame con l’ambiente marino Settori legati agli oceani, mari e coste
Focus su energia, rifiuti, agricoltura, trasporti Focus su pesca, biotecnologie marine, energie marine, turismo costiero
Approccio globale e intersettoriale Approccio settoriale ma con forte impatto locale e costiero

Le sfide dell’Economia Blu

Nonostante le potenzialità, l’Economia Blu deve affrontare numerose criticità:

  • Overfishing (pesca eccessiva) e pesca illegale;
  • Inquinamento da plastiche e sostanze tossiche;
  • Conflitti tra usi del mare (tra industria, pesca, turismo e conservazione);
  • Carenza di dati scientifici e difficoltà di monitoraggio degli impatti;
  • Finanziamenti ancora limitati rispetto al fabbisogno reale.

Superare queste sfide richiede cooperazione internazionale, governance multilivello e una pianificazione integrata dello spazio marittimo.

Il ruolo delle aziende nell’Economia Blu

Anche le imprese possono giocare un ruolo chiave, contribuendo a:

  • Innovare i propri processi con materiali bio-based marini o energie rinnovabili marine;
  • Adottare soluzioni di economia circolare, come la riduzione degli scarti di pesca o il riuso di materiali portuali;
  • Sostenere iniziative locali legate alla tutela della biodiversità costiera;
  • Educare i consumatori su prodotti e servizi realmente sostenibili legati al mare.
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